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È giunto all’undicesima edizione l’ormai tradizionale momento di preghiera e di festa nella memoria di S. Giovanni Paolo II, proposto dalla nostra associazione in collaborazione con la Diocesi di Milano. Appuntamento per:
MARTEDI’ 22 OTTOBRE 2024, ore 20.30
presso la Basilica di sant’Ambrogio a Milano.
La serata è scandita come segue. All’inizio la veglia di preghiera dal titolo “Varcare insieme la soglia della speranza”, per invocare dallo Spirito Santo il dono della speranza cristiana sui nostri tempi spesso difficili e incerti; tema che richiama e prepara il prossimo Giubileo, definito da papa Francesco “occasione di rianimare la speranza”.
Seguirà la Santa Messa.
Durante la serata saranno disponibili sacerdoti per le confessioni, e per l’occasione verrà esposta in Basilica una reliquia di S. Giovanni Paolo II, un’ampolla del suo sangue.
Al termine della celebrazione ci sarà come di consueto un momento conviviale all’aperto, sotto gli splendidi portici della Basilica.
«Vorremmo che quella di quest’anno fosse una festa della speranza», dice il presidente dell’Associazione, Francesco Migliarese. «Guidati dal carisma sempre vivo di san Giovanni Paolo II, sentiamo il bisogno di riscoprire e vivere in profondità questa virtù teologale, che come insegna il catechismo è desiderio del regno dei cieli e della vita eterna promessi da Gesù Cristo».
La veglia e la celebrazione eucaristica saranno animate dal coro multiculturale Elykia. Quest’anno, inoltre, parteciperà all’iniziativa anche l’Associazione Amici di Cristina: la venerabile serva di Dio Mariacristina Cella Mocellin, sposa e madre, morì a 26 anni proprio un 22 ottobre (nel 1995), ed è esempio eloquente di fiducia in Dio e incrollabile speranza nelle sue promesse.
I sacerdoti che desiderano concelebrare sono pregati di comunicarlo via email a info@milanopergiovannipaolo.it e di presentarsi in sagrestia entro le 20.45
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« Molti pericoli sembrano incombere sul futuro dell’umanità e tante incertezze gravano sui destini personali, e non di rado ci si sente incapaci di fronteggiarli. Anche la crisi del senso dell’esistere e l’enigma del dolore e della morte tornano con insistenza a bussare alla porta del cuore dei nostri contemporanei.
Il messaggio di speranza che viene da Gesù Cristo illumina questo orizzonte denso di incertezza e di pessimismo. La speranza ci sostiene e protegge nel buon combattimento della fede. Essa si alimenta nella preghiera, in modo particolarissimo nel Padre nostro, sintesi di tutto ciò che la speranza ci fa desiderare. Oggi non basta risvegliare la speranza nell’interiorità delle singole coscienze: occorre varcare insieme la soglia della speranza. La speranza, infatti, ha essenzialmente anche una dimensione comunitaria e sociale: “Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati” ».
[Giovanni Paolo II – Udienza generale 11 novembre 1998]